Zinerva

Dal ‘Take Home Message’ alle Conclusioni SMART

Cite Dal ‘Take Home Message’ alle Conclusioni SMART icon
Share Dal ‘Take Home Message’ alle Conclusioni SMART icon
$title

Far riflettere su come la simulazione possa rappresentare il primo passo per un cambiamento personale concreto e realizzabile: identificare obiettivi SMART

Cosa è un obiettivo SMART? C’è differenza con un semplice ‘take home message’?

L’approccio della comunicazione strategica ci suggerisce che l’obiettivo che ogni partecipante al debriefing si porta a casa deve essere S.M.A.R.T.

Beh, a me capita spesso che alcuni partecipanti al mio debriefing si portino a casa degli obiettivi un po ‘ troppo generici. Per esempio, frasi come «ho capito che è necessario comunicare» oppure «la comunicazione è estremamente importante».

Talvolta è troppo poco e, soprattutto, difficilmente una conclusione del genere porterà ad un cambiamento

E quindi cos’è un obiettivo smart? Un obiettivo brillante ed intelligente?

No, S.M.A.R T. cioè Specifico, Misurabile, Attuabile, Realizzabile e Tempificato. È un’altra tecnica comunicativa

Spiegami meglio.

 Specifico, cioè concreto e chiaro
Misurabile: definito in termini di risultati osservabili
Attuabile: realmente fattibile e dipendente da te e non dagli altri
Realizzabile, in base a vincoli e risorse
Tempificato, cioè raggiungibile in un dato periodo di tempo

Interessante, mi faresti un esempio per capire meglio?

Di solito dopo un debriefing tradizionale alla domanda «cosa ti porti a casa?» la risposta potrebbe essere «è importante la comunicazione a circuito chiuso». Se da un lato è importante che l’allievo condivida ciò che ha imparato, è altrettanto fondamentale indurlo a riflettere su come l’esperienza di apprendimento, simulazione e debriefing, possa rappresentare il primo passo per un cambiamento personale che potrà a sua volta determinare un cambiamento positivo dell’attività clinica in ospedale.

E come faccio in pratica?

Alla sua risposta, cerca di indurlo a identificare un obiettivo SMART. Ad esempio, aggiungi una domanda tipo questa: «Con riferimento alla comunicazione a circuito chiuso, che hai appena detto, entro la prossima settimana, alla prima emergenza che ti capiterà, cosa concretamente farai? » La sua risposta potrebbe essere «Farò le mie richieste all’infermiere chiamandolo per nome, guardandolo negli occhi e chiedendogli un feedback delle azioni svolte»

Ho capito, invece di accontentarmi di un obiettivo generico che probabilmente non verrà mai messo in pratica, debbo ottenerne uno personale e specifico, che, una volta realizzato, favorirà un cambiamento della pratica clinica mia e di tutto il team. Fantastico!

FROM:
G Capogna, PL Ingrassia, E Capogna, M Bernardini, E Valteroni, G Pietrabissa,G Nardone.
Strategic Debriefing for Advanced Simulation. 2022 Springer International Publishing AG, Milano.
ISBN: 9783031061035

LEGGI ANCHE

Pier Luigi Ingrassia
Author

Pier Luigi Ingrassia

Centro di Simulazione (CeSi), Centro Professionale Sociosanitario Lugano View all Posts
Giorgio Capogna
Author

Giorgio Capogna

Centro di Simulazione EESOA View all Posts

Lascia un commento

Iscriviti alla newsletter

Tutte le notizie SIM, direttamente sulla tua email.
Ricevi mensilmente le migliori ricerche, innovazioni e storie sulla simulazione sanitaria

Join our newsletter
This site is registered on wpml.org as a development site. Switch to a production site key to remove this banner.