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Simulazione e motori… gioie e dolori!

Federico Moro
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Giovani anestesisti, ingegneri e tecnici della scuderia Ferrari insieme nel circuito di Imola per un corso in simulazione sul trauma in pista

Team work, soft skills, tecnologie avanzate, ricerca continua, situazioni critiche, poco tempo a disposizione: questi i fattori in comune tra il mondo della Formula 1 e la Critical and Emergency Medicine. Su questo si è basata la nascita del primo “MO7ORCAMP” SIAARTI, evento innovativo tenutosi l’ultimo weekend di aprile presso l’Autodromo di Imola. Oltre 300 Anestesisti-Rianimatori hanno potuto confrontarsi con Ingegneri e Tecnici della Scuderia Ferrari su questi temi apparentemente lontani, ma in realtà molto vicini.

La particolare location dell’Autodromo “Enzo e Dino Ferrari”, sede dell’inimitabile Gran Premio di Formula 1, ha dato la possibilità di offrire ai partecipanti relazioni e dibattiti, ma anche workshop hands-on e corsi pratici, molti in simulazione. 

Tra questi, ha riscosso un grande successo il corso “Soccorso Trauma Maggiore Automobilistico”, organizzato in collaborazione con grandi professionisti del Trauma in un sodalizio formativo che si sta consolidando sempre di più, basti pensare alla recente Trauma Masterclass svoltasi a marzo durante il Trauma Update di Bologna, raccontata nel precedente numero di SIMZINE.

Quindi semaforo verde e si comincia: il corso è in movimento!

Incontro nella “Race Control Room” dell’Autodromo, luogo in cui il personale sanitario gestisce e coordina tutti gli interventi di soccorso delle grandi gare automobilistiche del circuito, per il primo briefing e dove i giovani partecipanti hanno assistito all’incidente simulato su cui avrebbero dovuto intervenire: due bolidi che, dopo un impatto, hanno terminato la loro corsa contro le protezioni ai lati della pista. 

Simulazione motori gioie dolori

Suddivisi in gruppi, sono stati condotti sul luogo dell’evento in diverse ambulanze del Racing Medical Team direttamente sul circuito. Una volta sulla scena, i soccorritori hanno potuto apprendere le diverse tecniche di estricazione rapida del pilota traumatizzato, assistendo alle dimostrazioni in simulazione dell’Extrication Team, per poi cimentarsi nella stabilizzazione dei due pazienti utilizzando simulatori ad alta fedeltà.

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Di fondamentale importanza è stata la gestione logistica del soccorso: i due team-leader hanno dovuto confrontarsi per stabilire priorità e modo di evacuazione dei pazienti al Centro Medico dell’Autodromo, sperimentando così anche le proprie capacità comunicative. Una volta richiesto l’intervento dell’elisoccorso, per trasferire il paziente meno stabile, è arrivato un altro colpo di scena: dalla piazzola del Medical Center è decollato l’H135 in servizio presso l’Autodromo che è atterrato direttamente a bordo pista. 

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Dopo un breve ma preciso handover, l’equipaggio HEMS ha caricato il paziente, insieme al team-leader, per recarsi con la massima rapidità presso la sala d’emergenza del Centro Medico.

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Qui, mentre giungeva anche il secondo pilota trasportato in ambulanza, i due team intra-ospedalieri hanno atteso i pazienti ed hanno poi provveduto ad una ulteriore stabilizzazione, potendo contare su tutte le tecnologie a loro disposizione (ecografia, radiografie convenzionali, emoderivati) fino al posizionamento del REBOA per il controllo di una emorragia in un grave trauma instabile di bacino. Ovviamente anche questo in simulazione. 

Il tutto è stato coronato da un attento debriefing, condotto con cura da istruttori e facilitatori, in cui tutti i giovani Anestesisti-Rianimatori hanno potuto confrontarsi e portare a casa i vari top tips.

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Ancora una volta la simulazione ad alta fedeltà, con l’aggiunta di uno scenario sviluppato all’interno del suo setting “reale”, è stata l’arma vincente per una giornata di formazione di altissimo livello. L’entusiasmo e l’attiva partecipazione dei giovani colleghi sono stati la dimostrazione di come questo metodo formativo sia particolarmente efficace, se non fondamentale, per preparare i professionisti dell’emergenza del futuro, sempre più affamati di simulazione ad alta fedeltà.

Un ringraziamento particolare va ai creatori di questa magnifica esperienza: Carlo Coniglio, Cristian Lupi e Marco Tartaglione (Rianimazione e Trauma Centre dell’Ospedale Maggiore di Bologna), Luca Carenzo (IRCSS Humanitas Research Centre e London Air Ambulance, nonché grande esperto di simulazione), Marco Bandini (Anestesista-Rianimatore del Racing Medical Team di Imola). Ma anche ai partecipanti senza la cui voglia di mettersi in gioco per crescere, nulla sarebbe stato possibile.

Alla prossima Masterclass!

Federico Moro
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Federico Moro

Dipartimento di Emergenza, Ospedale Maggiore - Azienda USL di Bologna View all Posts
Carlo Coniglio
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Carlo Coniglio

Rianimazione, Emergenza Territoriale e 118, Ospedale Maggiore – Azienda USL di Bologna View all Posts

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