Scenari ultra-realistici di trauma maggiore, simulatori dedicati, istruttori e docenti di diverse specialità. Parliamo del corso Inside Trauma Care.
Un buon lavoro di squadra è la base per affrontare una delle emergenze mediche che più possono mettere in difficoltà: trattare un paziente vittima di trauma maggiore. Per farlo, si richiedono ottime conoscenze fisiopatologiche, abilità tecniche e capacità di lavorare in team, ottimizzando tempi e risorse a disposizione.
Ma come fai a prepararti a situazioni simili? Come fai ad essere pronto come Trauma Team Leader?
Vi raccontiamo l’esperienza che abbiamo vissuto qualche mese fa insieme agli specializzandi delle Università di Milano e Varese; anestesisti rianimatori, chirurghi, ortopedici, medici di medicina d’urgenza che a breve saranno in prima linea nei nostri pronti soccorsi e che hanno partecipato all’Inside Trauma Care, un corso teorico-pratico avanzato sulla gestione del trauma rivolto ai nostri futuri colleghi.
Luca, Claudio, Alexandrov, Giuseppe, Gabriel, Laura sono solo alcuni dei pazienti che ognuno di noi istruttori ha soccorso, pazienti complessi che ci hanno messo in difficoltà e che proprio per questo ci sono rimasti nel cuore e ci hanno insegnato tanto. Inside Trauma Care è questo: un gruppo di docenti afferenti a diverse specialità e provenienti da realtà lavorative diverse che cercano di trasmettere le proprie conoscenze parlando di quello che fanno tutti i giorni, trasformando la propria esperienza in casi simulati e costruendo scenari estremamente aderenti alla realtà. E se la realtà è complessa e il nostro lavoro impegnativo, il corso lo è stato altrettanto! Si è trattato di una full immersion di tre giorni che è partita dalle basi ed è arrivata ai concetti più avanzati del trattamento del trauma, non solo in pronto soccorso ma in tutta la fase iniziale di stabilizzazione del malato: dal territorio, alla sala operatoria, ai primi giorni in terapia intensiva. E così la parte teorica si è concentrata in due sessioni mattutine in cui si sono alternati rianimatori, chirurghi, radiologi, esperti di coagulazione, medici di medicina d’urgenza. I temi affrontati sono stati vari: dall’ABCDE ai principi della damage control resuscitation, dalla coagulopatia trauma indotta al paziente ipotermico, dai traumi penetranti e alle blast injuries.
Per riprendersi dalle fatiche della teoria, nel pomeriggio della prima giornata gli specializzandi si sono alternati in stazioni pratiche hands-on, in cui hanno sperimentato le skills necessarie per un’adeguata assistenza al trauma.
Quanto imparato nella prima giornata è stato poi messo alla prova negli scenari simulati dei due giorni successivi: casi reali con gradi di difficoltà crescente, imaging ed esami originali che dovevano essere interpretati, abilità tecniche da mettere in campo (quale e quando??), capacità di lavorare in gruppo tra specialisti diversi che non si conoscevano (come nella realtà dei nostri pronto soccorsi).
Simulatori creati appositamente per il corso hanno permesso di provare anche le manovre di damage control surgery più avanzate, come packing pelvico preperitoneale o la toracotomia resuscitativa, con l’obiettivo che tutto il team ne conosca le indicazioni e le tecniche di esecuzione.
Un’ escalation che è culminata nello scenario in esterno che, grazie all’aiuto dei nostri docenti del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, ha costretto gli specializzandi a confrontarsi con uno scenario di multiple casualties in ambiente montano. Quale paziente trasportare per primo? Chi candidare all’ECMO? Quali sono le manovre salvavita essenziali prima di evacuare i pazienti da una scena parzialmente sicura?
La preziosa collaborazione con Croce Rossa Varese ha dato anche la possibilità di sperimentare simulazioni con attori appositamente addestrati e truccati: urla, grida, parenti apprensivi e tutto ciò che troviamo nelle situazioni reali e che dobbiamo imparare a gestire.
La collaborazione con le due Università ha arricchito la parte teorica con le lezioni dei professori Severgnini (blast injuries e intossicazioni) e Festi (ipotermia), fino alla conclusione con chi la storia del Trauma System l’ha fatta e l’ha scritta: i professori Osvaldo Chiara e Nino Stocchetti che hanno regalato una conclusione tecnicamente e umanamente rigenerante.
E allora cosa aspetti a metterti alla prova anche tu? Il team di istruttori di Inside Trauma Care ti aspetta!
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